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Un saluto a Lorenzo

di redazione

 

In un bel articolo trovato in BorderLine - IntoTheRocks alcuni amici di Lorenzo Massarotto raccontano come lo hanno conosciuto e riportano la relazione della via che hanno aperto e dedicato al nostro amico comune.

 

Via: Un saluto a Lorenzo
17 luglio 2005 Sass Maor, versante nord-ovest
Spanio (CAI Chioggia), M. Visentin (CAI Mirano), R. Bortolato (CAI Mirano), G. Visentin (CAI Mirano).

Dislivello 420 metri circa
Difficoltà dal II al V°+, D+.
Roccia buona, solida gli ultimi due tiri.


Relazione:

Al termine delle funi metalliche della Ferrata del Velo, si supera un canalino passando sopra un masso incastrato che funge da ponte. Seguire brevemente il sentiero della grande banca ghiaiosa per ritornare verso destra in direzione dell’evidente canale che sale obliquo verso sinistra e che divide la parete principale dal grande sperone settentrionale del monte. Lo si raggiunge passando dentro un buco nella roccia (ometto).

  • Su dritti per roccia grigia compatta mirando allo spigolo che si segue fin sotto ad un diedro-canalino, sosta su chiodi, uno lasciato, 50 m II/III°.
  • Salire il diedro di 5 m, su per placca grigia obliquando verso destra, superare un passaggio più difficile sulla roccia gialla dello spigolo, ritornare verso sinistra sino ad una forcelletta, sosta su clessidre, 50 m III/IV°, un passaggio di V°-.
  • Seguire la cresta sottile per 45 m II/III°, sosta su chiodi, uno lasciato.
  • Salire una ventina di metri sullo spigolo più ripido, poi proseguire tenendosi sulla sua destra su rocce più appoggiate, sosta su clessidre, 50 m IV poi II°.
  • Continuare sempre sulla destra dello spigolo su roccia gialla, sosta su clessidre, 55 m III° (ometto).
  • Proseguire lungo la parete fino ad una banca detritica, passare a destra di una grande nicchia gialla, sosta su clessidre, 50 m III°.
  • Superare una placca di 5 m, obliquare verso destra per rocce rotte e salire per parete, sosta su chiodi, uno lasciato, 45 m III°.
  • Salire lungo un canalino friabile verso sinistra per 15 m, obliquare in parete vero destra passando in mezzo a due piccoli tetti, sosta su spuntone, 40 m III/IV°.
  • Scendere per una decina di metri per canalino friabile, traversare fino ad incontrare un anello cementato della via normale, 50 m II°.
  • Continuare in direzione nord per la banca inclinata superando un altro anello cementato, poi piegare verso destra per portarsi sotto la parete terminale in prossimità dello spigolo sud-ovest, sosta su chiodo con cordino trovato (lasciato per una discesa in corda doppia da 25 m), 55 m II°.
  • Su dritti per 25 m su rocce articolate III°, poi verticalmente zigzagando fino ad un altro chiodo con cordino uguale a quello precedente (lasciato per lo stesso motivo), 25 m V°+.
  • Salire dritti per una decina di metri, poi obliquare a destra per continuare per lo spigolo ed infine per cresta fino in cima, sosta su spuntoni, 60 m IV/III°.

 

 

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