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Serata Alessio Roverato

di fedeclimb 

 

Un giorno di festa qualunque - ma quando si scala è sempre una festa - agli inizi della mia attività di arrampicatore sportivo, mentre mi trovavo tenacemente aggrappato ad un spit nella falesia di Lumignano, notai quel gruppo di ragazzi molto giovani e, tra loro, uno in particolare: biondo, alto ed un po' dinoccolato che saliva con fare già navigato nonostante avesse solo qualche spino di barba “da latte” sul viso. Io intanto guadagnai a fatica l'agognata catena, scesi e, come consuetudine scambiai quattro chiacchiere. Provai subito simpatia per 'sto ragazzo della provincia di Padova che fisicamente mi assomigliava.

Lo stesso incontro avvenne anche nel weekend seguente e quello dopo e così per tutto l'inverno, fu in questo modo che conobbi uno ad uno anche i suoi allegri “scudieri”: Andreino, Ale, Luca, Alberto....


Poi arrivò l'estate e per un po' non ci si vide, ma il ciclo delle stagioni si sa, fa tornare gli arrampicatori alle falesie come gli uccelli ai loro lidi per svernare.... e così rieccoci ancora. Già, intanto però il Biondo aveva iniziato ad attaccarsi ai “vioni” di Lumignano che cadevano sotto alle sue lunghe leve eleganti uno dopo l'altro, mentre rimbalzava già veloce la voce dei suoi tentativi al Pesce e delle sue ripetizioni di vie famose, ma lui, forza imperturbabile e tranquilla non spandeva molto, e continuava ad arrampicare sempre meglio e sempre con crescente passione. Gli anni passavano e cresceva anche la nostra amicizia e la mia ammirazione nei suoi confronti: mentre i club alpini, le guide e i celebri alpinisti supersponsorizzati di ieri e di oggi si accapigliano su questioni spit si o spit no dando vita ad infinite quanto sterili polemiche, raccolte nelle patinate riviste del settore, e mentre infuria la corsa al 9b, il nostro amico se ne frega e colleziona salite in montagna fino al IX°, grandi prime ripetizioni di vie situate negli angoli più reconditi delle Dolomiti, monotiri di 8a e 8b di qualsiasi stile od inclinazione in pochi tentativi, fino a scoprire anche i tesori delle nostrane recondite falesie. Eccomi perciò arruolato (e onorato) ad accompagnarlo in un torrido pomeriggio di fine estate in quel di Colmirano: diventa consuetudine sentirci, vederci e scambiarci impressioni ed informazioni, conosco sempre più questo ragazzo educato e schivo ad un primo approccio, ma chiacchierone allegro a chi lo conosce un po' di più, forza silenziosa ed intelligente, arrampicatore con pochi muscoli ma grande tecnica intuito e rispetto, e scusate se è poco.... Finchè ieri sera, serata afosa di un febbraio che definire piovoso è un'eufemismo, mi ritrovo a festeggiarlo con molti altri amici. Lui è timido, la sala è piena, ma quando si spengono le luci e si proiettano le immagini delle sue montagne diventa un oratore eccellente e coinvolgente, ci accompagna con il sorriso su pareti nascoste e gradi da vertigini, ed allora riconosco nella sua voce la passione enorme che lo lega all'arrampicata e che ci accomuna.

 

Bravo Alessio un giovane, un esempio.

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