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Nuovi centri commerciali

 

FEDECLIMB scrivere "

Scavare: come dice il dizionario significa anche riportare alla luce, far emergere, mettere a nudo.

Nel mondo dell'arrampicata scavare significa creare appigli/appoggi artificiali nei quali infilare le dita o costruire delle protesi sotto forma di prese o sika, nei punti più lisci della parete.

Questa fantastica arte di scavare ed appiccicare ha preso sempre più piede nelle falesie vicentine, in modo particolare nella zona di Lumignano, (tranne settore Classica eccezion fatta per qualche rarissimo caso) ed ha portato file di scimpanzè ad una spettacolare migrazione verso questi nuovi Eden. Vi capiterà quindi, se passate nei settori Sotto L'Eremo, Sopra la Chiesa, Minetti, o Piardi di sorprendere questi esseri in preda ad esaltazione mentre superano uno strapiombo saltando come oranghi (e mi perdonino gli oranghi) da uno scavato all'altro.... Ogni tanto le vostre orecchie saranno disturbate da versi gutturali emessi da questi individui nel momento in cui gli avambracci cederanno allo sforzo e la maledetta forza di gravità si farà sentire facendolo cadere di pochissimi centimetri: le protezioni sono orrendamente vicine..... Ne vedrete anche altri che gioiranno, attorniati da orde di amici che si congratulano per quel 7a salito a vista (che in realtà è un 6b!!).... In ogni caso vi consiglio di stare alla larga da questi individui, perchè se tra loro ci sono i capobranco rischiate di finire pure voi bucherellati come dei gruviera.

 

Purtroppo, a volte questi capobranco, oltrechè scavare, si mettono anche a scrivere facendo emergere e mettendo a nudo (quanto si assomigliano certi aspetti della definizione di scavare con quella di scrivere!!!) tutti i loro pensieri. Se ciò avviene in concomitanza con l'uscita di una guida, peraltro molto bella nella prima parte, sono dolori e l'esaltazione raggiunge livelli eterei: “Noi non stiamo facendo altro che rimediare ad una dimenticanza di Dio che si è scordato di fare gli appigli”....asseriscono nell'intervista che fa da corollario alla descrizione dei settori di arrampicata sopra citati.....Mah!!

Ma il vero problema non è tanto chi ha scavato e rovinato la stragrande maggioranza dei settori di questo paradiso ambientale celato tra i meandri dei Colli Berici, bensì la quantità industriale di fruitori dello scempio o meglio, come direbbe Guru Lucio di scimmiette stupidotte (all'inizio ero anch'io tra queste non capendo o facendo finta di non capire), che scalano, ma è una parola grossa, su queste vie dai nomi scabrosi, tutte orrendamente scavate e bricolate dal primo appiglio fino alla catena: salite preconfezionate che al di là dello sforzo fisico stile body building non danno null'altro. Volete confrontare la soddisfazione di salire Sharura del Sahara (6c+) con Burro e Tonno (6c+)???

Ma signori, se una salita è precotta non può ne migliorarci ne tantomeno lasciarci qualche intimo ricordo piacevole, diventa come fare una vasca in piscina, una trazione alla trave, sollevare dei pesi, poichè il primo appiglio è uguale a quello dopo che, a sua volta, è uguale a quello della via a fianco, cambia solo l'inclinazione e la distanza tra i manufatti. Come dice l'eccellente Brenna: “dobbiamo adattare noi stessi alla parete e non plasmarla a nostro uso e consumo!!”.

In sostanza, chi fruisce di questi luoghi distrutti dalla presunzione umana avalla tutto ciò che è stato fatto.

E credetemi, non è questione di puri od impuri, di credenti od atei, di Cai od altre associazioni, di alpinisti o falesiani, ma solo ed esclusivamente di rispetto: rispetto per la roccia, per chi ci ha preceduto e perchi verrà dopo di noi e rispetto per il nostro fantastico gioco che così facendo, si va ad allineare alle regole del mercato consumistico – commerciale: banalizzazione del gesto tecnico, salite sovraggradate per aumentare l'autostima dei fruitori, chiodatura orrendamente vicina, folla di gente alla base dei tiri, sporcizia ovunque..... e magari mentre tu, in preda allo schifo, mediti di ritirarti in un'ombrosa falesia in pieno inverno per scappare dal contatto con l'idiozia umana che ti circonda, ti si avvicina un ammiccante ragazzo con i muscoli tonici, tutto slampadato, vestito all'ultima moda e facendo decollare un sapiente sorrisetto laterale ti dice, mentre si arrotola il tabacco con fare navigato da eroe della falesietta: “Hey, ciao, sei di Bassano vero?? C'è mica li da voi una falesia bella come questa?”..... Rispondo laconico: ”No, ma se ti interessa siamo pieni di centri fitness, piscine e soprattutto centri commerciali....”