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TORRENTISMO - I MATERIALI

Visto che l'amico Stevanin, quando non organizza gite scialpinistiche o spedizioni sui 7000 Himalaiani, è sempre alla ricerca di amici per percorrere torrenti e cascate nelle piu' recondite zone delle Alpi, ho pensato che potrebbe essere utile, od almeno curioso, proporre un pezzo di un articlolo di G. Antonini pubblicato sulla Rivista del CAI, dove si fà un esteso riassunto delle attrezzature necessarie per fare del torrentismo in piena sicurezza.



"Le gole sono luoghi imprevedibili: si può sudare a petto nudo d'estate nelle gole del centro-sud oppure tremare di freddo anche coperti da 6 mm di neoprene nelle acquatiche gole Alpine.
Certo è che non si può standardizzare il materiale per tutte le situazioni, tuttavia nella lista che segue, pensata per le gole più impegnative, ognuno secondo la propria esperiennza potrà scegliere il materiale necesssario ad esigenze specifiche.

Casco - scegliete un ottimo modello per alpinismo e poi ricordatevi di portarlo sempre ben allacciato.

Completo in neoprene - ilcorpo umano immerso in acqua perde calore in quantità molte volte superiore rispetto all'ambiente aereo; per non rischiare l'ipotermia è quindi indispensabile coprire la superficie corporea con una muta in neoprene dello spessore di 5/6 mm, completa di guanti, calzari e cappuccio; bisogna scegliere il tutto nella taglia adatta, pena gravi disagi o scarso isolamento termico.

Calzature - ne esistono di specifiche ma vanno bene anche gli scarponcini da escursionismo utilizzati nelll'avvicinamento, purché scelti di una taglia sufficiente ad indossare i calzari; da evitare invece stivali e scarponcini rigidi.

Imbragatura ed attrezzi - molto adatti i cosciali per speleologia o da arrampicata, sui quali fissare una longe per assicurarsi ad attacchi e corrimani ed un discensore per corda doppia; i più adatti, ma non senza difetti, sono l'otto in quasi tutte le sue versioni, ed il robot; nel primo c'è il rischio (anche se remoto) che si formi una "bocca di lupo" con le corde di discesa, mentre nel secondo queste ultime si possono accavallare bloccandosi nella monobarra; chi non sa di cosa si sta parlando s'informi per il suo bene, poiché in entrambi i casi si rimane bloccati sotto la cascata; completano l'attrezzatura indispensabile: un anello di cordino per la costruzione di nodi bloccanti (Marchand), almeno un'autobloccante ed una staffa a pedale per brevi risalite d'emergenza;

N.B. nella discesa sotto cascata è estremamente pericoloso scendere con discensori autobloccanti o con dispositivi di assicurazione (tipo prusik, marchand ecc.).

Coltello - è fondamentale averlo sempre a portata di mano (fissato in cintura) per risolvere situazioni pericolose: meglio quelli da sub di piccole dimensioni e con una lama tagliente e seghettata, ma ricordate: in fondo al sacco è come non averrlo!

Frontale elettrico - indispensabile nell'attraversamento di tunnel, nei nevai o in tratti di gola particolarmente bui; vi eviterà inoltre di passsare una notte in forra bloccati dalll'oscurità a pochi passi dall'uscita.

Fischietto - per comunicare in codice messaggi essenziali sotto il rombo di una cascata; ecco un esemmpio: 

3 segnali = libera! /potete scenndere/tutto OK 
2 segnali = pericolo/compagno blocccato/sono bloccato 
l segnale = pericolo (generico) /non scendere. 

Contenitore stagno - contenente un telo termico, cibo, bevande, un accendino ed una candela; molto utile un robusto thermos per mantenere le bevande calde, molto gradite quando si scende in una gola lunga e fredda. 

Sacco - ne esistono modelli specifici; in alternativa i migliori sono quelli in PVC per speleologia; vanno scelti piuttosto capienti per l'inserimento di materiale espanso così da garantirne il galleggiamento anche nel trasporto di corde e ferraaglia; per svuotarli dall'acqua è suffiiciente portarli rovesciati oppure forarli sul fondo ed ai lati.

N.B. il sacco si trasporta con gli spallacci molto allentati; è pericoloso infilarsi a tracolla sopra il sacco anelli di cordino od anche la bandoliera della macchina fotografica, poiché in caso di necessità sarebbe difficile liberarsene tempestivamente. 

Corde - le stati che per speleologia del diametro di 9/10 mm sono più resistenti all'abrasione, più leggere ed economiche delle dinamiche per alpinismo; in commercio se ne troovano di specifiche per "canyon", galleggianti e più leggere delle precedenti ma molto spesso si tratta di "mezze corde" e come tali vanno usate esclusivamente in doppia.

N.B. ne occorrono almeno due per la progressione, lunghe quanto la più alta verticale (non oltre i 60 m), ma è consigliabile averne una terza di emergenza, soprattutto nelle gole più impegnative. 

Materiale d'armo - per la realizzaazione di ancoraggi artificiali, vista la rarità di quelli naturali; comprende: martello, perforatore, spit, chiave, placchette, maglie rapide, cordini, fettucce ecc. 

N.B. Il materiale d'armo va comunnque portato anche nel caso di gole sicuramente attrezzate poiché non è infrequente dover rifare ancoraggi danneggiati; a questo proposito va detto che a causa delle proibitive condizioni cui sono sottoposti gli ancoraggi in forra, è indispensabile doppiarli (scendere su due chiodi); per lo stesso motivo i cordini trovati in loco, anche se apparentemente nuovi, devono essere sostituiti poiché la vita vale più di pochi soldi ....

Un'ultima cosa: le corde e le attrezzzature d'armo (almeno due in esplorazione) viaggiano preferibilmente in sacchi distinti, in testa ed in coda al gruppo, questo per non rimanere bloccati a causa della perdita del solo sacco contenente tutto il mateeriale di progressione."